Maria, Madre e modello della nuova evangelizzazione

Papa Francesco, nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium (= EG), invita «ogni cristiano, in qualsiasi luogo o situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui» (3).

Oggi più che mai il mondo ha bisogno di incontrare Cristo per ritrovare un senso alla vita, per ristabilire il primato dell’essere sull’avere, per riscoprire le proprie radici perse dentro la cultura liquida, priva di sostanza, consistenza, memoria e storia.

Occorre un percorso di nuova evangelizzazione, appoggiata saldamente alla Parola e capace di promuovere l’incontro con il Dio di Gesù Cristo, un Dio che ci è Padre e chiede a noi, suoi figli, di essere testimoni del suo amore, di giustizia, di tenerezza e di apertura verso l’altro, uno stile di vita che sappia “cambiare il mondo”.

Forse noi siamo ancora abituati all’idea di “andare in chiesa”: oggi invece c’è bisogno di una “Chiesa in uscita”, c’è bisogno che “noi-Chiesa” sappiamo, come Maria, raggiungere con sollecitudine l’altro.

Al n. 284 leggiamo: «Con lo Spirito Santo, in mezzo al popolo sta sempre Maria», Lei è la Madre della Chiesa evangelizzatrice, Lei ha attraversato i monti di Giuda per portare l’annuncio alla cugina Elisabetta, Lei è stata ed è la Madre offerta a noi, fin dalla croce, perché Gesù non vuole che “camminiamo senza una madre”, quella Madre che ha accompagnato la vicenda terrena di Gesù seguendo i suoi passi, ascoltando e facendo la Parola giorno per giorno e intercedendo perché la festa di nozze non finisse male.

Sì, uno stile dal cuore di Madre che accoglie senza giudicare, che si fa compagnia e ricerca solidale nel cammino della vita. Maria è l’immagine conduttrice di questo percorso, icona che interpreta e incarna lo stile evangelico.

«Maria è colei che sa trasformare una grotta per animali nella casa di Gesù, con alcune povere fasce e una montagna di tenerezza. Lei è la piccola serva del Padre che trasalisce di gioia nella lode. È l’amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino nella nostra vita. È colei che ha il cuore trafitto dalla spada, che comprende tutte le pene. Quale madre di tutti, è segno di speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finché non germogli la giustizia» (286).

Il Papa dice che è nostro compito «cambiare il mondo», aprirlo alla speranza, alla fraternità universale e alla giustizia. Nello splendido ultimo capitolo del Documento, appare chiaro che il Papa offre Maria come modello di una Chiesa tutta impegnata nell’evangelizzazione e ci chiede di guardare a lei, al suo cuore materno, alla sua intuizione, alla sua tenerezza, alla sua capacità di ascolto e di uscita da sé per prendersi cura dei fratelli: per questo Maria è «Madre e modello della nuova evangelizzazione».

Sulle orme di Maria anche noi, popolo di Dio, dovremmo trasformare la vita perché possa diventare “la casa di Gesù”, cioè il luogo dove tutti possono incontrarLo; dovremmo guardare il mondo con tenerezza e portarci dentro il vino buono del Vangelo.

sr. M. Angelisa Rossato smr

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