Quando si dà inizio a una tradizione, c’è bisogno di costanza, di impegno e di entusiasmo, abbastanza da mantenerla in vita e da fare in modo che non si trasformi in una consuetudine, in un qualcosa che “si deve fare”.

È così anche per gli animatori dei gruppi giovani, che ormai da un po’ di anni collaborano con gli operatori di Casa Maria Adelaide per la realizzazione della festa di Carnevale che coinvolge gli ospiti della struttura e i ragazzi, dalla prima alla quinta superiore dell’Unità Pastorale.

Dove si trova l’entusiasmo necessario per riuscire ad essere sempre coinvolti attivamente? Forse nello stare bene in compagnia, forse nel poter diventare per una sera pittori, principesse, unicorni o persino Matusalemme, forse nel clima di leggerezza (pur accompagnato da una buona dose di imbarazzo) che si crea con i balli di gruppo, forse nella tensione durante l’estrazione dei numeri della tombola, forse nel rendersi conto che un mondo che giudicavamo distante non è poi così incompatibile con il nostro, forse nel semplice desiderio di fare de
l bene a qualcuno.

O, forse, nel fatto che tutte queste cose, il divertimento, i travestimenti, i balli di gruppo, i premi della tombola, il volontariato, a Casa Maria Adelaide assumono tutto un altro significato.

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