“El mundialito 2.0” (12-30 giugno 2017) si è rivelato una novità rispetto alle edizioni dei precedenti anni.
Serate semplici all’insegna dello sport e dell’amicizia senza età!: questo lo slogan stampato sulle locandine affisse nel territorio e diffuse nel web.
Capofila dell’iniziativa, e peraltro alla prima esperienza, il Gruppo Over 18 dell’Unità Pastorale “Le Grazie” delle parrocchie di Colbertaldo, Moriago, Mosnigo e Vidor. Questo gruppo di giovani dai 18 ai 30 anni, che abitualmente si trova entro le mura delle canoniche per percorrere e condividere il proprio percorso cristiano, ha visto in questo torneo un’occasione per mettersi in gioco più concretamente per le nostre comunità. Lo stile che caratterizza quest’organizzazione si può riassumere in tre parole: fratellanza, sobrietà e volontariato. Nei mesi primaverili e durante il torneo, il Gruppo Over 18 si è impegnato per quel che riguarda il coordinamento, l’organizzazione generale, il torneo di calcio e l’apertura del chiosco. Anche quest’ultimo è stato oggetto di rinnovamento: ogni sera la proposta del menù si presentava diversa e originale (porchetta e pane cotto a legna, panino con pastin, toast, hamburger, hot-dog, churrasco). Allo scopo di sostenere i prodotti locali, è stata inoltre proposta una birra artigianale del nuovo birrificio agricolo “La Piave” di Moriago.
La valorizzazione dell’associazionismo sportivo locale è stata un altro punto forte dell’iniziativa: sono state, infatti, coinvolte le società Vidor Calcio e ASD Vidor Moriago Volley.
In particolare la società ASD Vidor Moriago Volley è stata protagonista attiva e collaborativa per la buona riuscita dell’evento, mettendo a disposizione arbitri, segnapunti (tra i quali anche parecchie atlete) e dirigenti disposti a “sporcarsi le mani” sistemando i campi e le attrezzature.
Tutto questo ha creato un “luogo di incontro”, accogliente per tutti: dai giovani, alle famiglie con bambini, ai meno giovani.
La bellezza di questo clima è stata creata proprio dall’unione e dalla collaborazione tra ambienti di quattro paesi diversi che abitualmente “viaggiano” in modo autonomo: la parrocchia, le associazioni sportive, le Pro Loco, gli alpini ecc., realtà locali che dialogano, si confrontano e si incontrano.
È bene ricordare anche la sostenibilità dell’iniziativa, classificata da SAVNO come “eco-evento”, con tanto di bicchieri, posate e piatti in materiale biodegradabile.
Un doveroso e sentito ringraziamento è rivolto agli atleti, a tutti i giovani che durante le serate si sono alternati nel servizio al chiosco e ai vari collaboratori. Altre parole di gratitudine vanno a tutti gli sponsor, che hanno sostenuto l’iniziativa con fiducia.
Ancora una volta, possiamo affermare che “l’unione fa la forza”!
Finché questo sarà il presupposto di base, l’evento non potrà che rivelarsi come positivo segno di un “fare comunità”, che apre le porte a una molteplicità di “ambienti” diversi e crea un luogo accogliente per tutti e per ciascuno.
Mattia Spagnol