“Nulla si anteponga all’Opera di Dio” (Regola di San Benedetto, cap. 43,3)
L’Eremo San Leonardo è una comunità di monaci di diritto diocesano; attualmente i componenti della comunità sono: Fernanda Baron, monaca di diritto diocesano dal 6 agosto 2002 e Marco Alesiani che ha emesso la sua professione solenne, come monaco di
diritto diocesano l’11 novembre (S. Martino di Tours) nelle mani di S.E. Mons. Corrado Pizziolo, Vescovo di Vittorio Veneto.
Cosa significa concretamente “monaci di diritto diocesano?”
Nei primi secoli di vita della Chiesa i monaci erano semplici laici che vivevano o soli, o in piccoli gruppi, una vita ritmata da lavoro e preghiera, consacrandosi a Dio in obbedienza al Vescovo della Chiesa locale di appartenenza.
Successivamente con San Pacomio, San Basilio, San Benedetto si formarono i grandi ordini monastici in Occidente e in Oriente; San Martino di Tours per l’appunto fu uno dei grandi fondatori del monachesimo occidentale.
La gente è abituata a vedere e a considerare il monaco come colui o colei che si ritira dal mondo e vive chiuso in monastero, non si sa bene con quale utilità…. Invece non è così; circa l’utilità del monaco, questa è da vedersi in relazione al suo rapporto con il Signore Gesù e i fratelli, attraverso la preghiera, il canto orante dei salmi, l’approfondimento della Parola di Dio
che attraversa il quotidiano, secondo un adagio di San Girolamo: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Quando il cuore del monaco è attraversato costantemente dalla presenza del Signore, allora lui si può accostare a chiunque incontri nel suo cammino vedendo “dentro” la persona, acquisendo una sensibilità diversa, più libera da pregiudizi o dai modi di pensare comuni. Circa la vita attuale del monaco, dopo il Concilio Vaticano II si sono aperti nuovi percorsi nella storia del monachesimo, per cui le nuove forme di vita monastica, anche miste, formate cioè da uomini e donne, sono presenti nel territorio, in case come quelle di tutti, vivono seguendo degli orari ben precisi di preghiera, una preghiera non devozionale, ma costituita prevalentemente da salmi cantati, seguendo la liturgia delle ore, da brani della Parola di Dio, normalmente quelli proclamati durante l’Eucaristia del giorno, affinchè tutta la giornata sia ritmata da preghiera e lavoro. I monaci lavorano perché si mantengono e aiutano, come possono, altri fratelli in difficoltà.
I monaci non sono attivi pastoralmente perché la loro vocazione è diversa: i monaci vivono prevalentemente nel silenzio, meditando la Parola di Dio, non hanno televisione, possono utilizzare il computer come mezzo di comunicazione e accolgono chiunque voglia parlare con loro, pregare con loro e anche vivere qualche giornata di condivisione.
Ogni “eremo”, come il nostro, possiede al suo interno una cappella e alcune stanze per l’ospitalità e un luogo per parlare con le persone. Per il resto il monaco vive come tutti e tra tutti, anche se diversamente da tutti.
Naturalmente i monaci fanno voto di stabilità, celibato e obbedienza nelle mani del Vescovo della Chiesa locale (nel nostro caso: Vittorio Veneto) con rito solenne, durante l’Eucaristia presieduta dal Vescovo. La Chiesa locale è chiamata infatti a riappropriarsi della vita monastica, perché questa sia percepita come un carisma che lo Spirito dona, nella grande varietà e fantasia delle sue forme di vita.
Orario di Preghiera Comunitaria
Ore 6.30 - Mattutino
Ore 7.15 - Lodi
Ore 12.30 - Media
Ore 18.00 - Vespro
Ore 21.30 - Compieta
Ogni Sabato alle ORE 21.00 - Ufficio Vigilare con riflessione sul Vangelo della domenica.
notizie dall’eremo
INCONTRI BIBLICI E TESTIMONIANZE all’EREMO SAN LEONARDO
Sabato 14 sett. ore 20.30-Veglia e lectio – Lc 15,1-32 – L. […]
FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE GESU’
In occasione della Festa della Trasfigurazione del Signore Gesù, nella quale Fernanda, […]